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IL DEC.LEG.VO. 81/08

Il decreto regolamenta tutti gli aspetti della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: dall’istituzione di organismi interministeriali di indirizzo politico, consultivi e di coordinamento con enti pubblici che hanno compiti di prevenzione, formazione, vigilanza, salute e sicurezza del lavoro all’individuazione degli obblighi di datori di lavoro e dirigenti nonché ai requisiti della delega di funzioni.

Il decreto inoltre individua gli obblighi e le responsabilità che gravano sui vari soggetti coinvolti nel processo di produzione; definisce l’oggetto e le modalità di valutazione del rischio, la regolamentazione della protezione e prevenzione del rischio.

Ribadisce poi l’obbligo del datore di lavoro alla formazione, informazione e addestramento del lavoratore; stabilisce i titoli e i requisiti del medico competente alla sorveglianza sanitaria, le disposizioni in materia di intervento per emergenza, pronto soccorso, prevenzione degli incendi; le modalità di consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori; le statistiche degli infortuni e delle malattie professionali e infine il nuovo apparato sanzionatorio. Non abbiamo ancora proceduto ad un'approfondita lettura del testo, ma possiamo comunque fornire alcune informazioni, sebbene non ancora del tutto ufficiali, sulla base di indiscrezioni ed testi non definitivi che comunque hanno circolato nelle ultime settimane. Con la pubblicazione del decreto legislativo e con la definitiva versione dell’articolo 90 che, in verità contiene alcune piccole modifiche rispetto all’ultima versione circolata qualche giorno addietro, dovrebbero essere superati i dubbi e le incertezze sull’obbligo di utilizzare il DURC nei lavori provati non soggetti al permesso di costruire. Ma i principali dubbi dei mesi trascorsi hanno riguardato il problema delle sanzioni ritenute da alcuni eccessivamente pesanti ed onerose, con un peso eccessivo delle stesse a scapito della prevenzione e della formazione. A tal proposito un senatore, e probabile futuro ministro del Welfare, durante la festa dell’1 maggio ed alla presenza del Capo dello Stato , ha precisato che il prossimo Governo non avrà alcun atteggiamento di rivalsa ed ha ribadito quanto “già detto più volte, cioè che vogliamo superare la lacerazione che c'è stata tra le parti sociali anche se ciò non vuol dire crearne un'altra ma portarla a composizione con pazienza. Noi siamo intenzionati a partire da ciò che si è fatto e soprattutto dal protocollo sul Welfare. E' ovvio che attraverso il dialogo con le parti sociali verificheremo alcune delle cose fatte con approccio pragmatico e senza atteggiamenti di rivalsa o pregiudizi ideologici”.

"È stato introdotto" ha affermato l'attuale Ministro della Salute "il libretto sul rischio sanitario, è stato rafforzato il rapporto tra luogo di lavoro e Asl, é stata rinvigorita la figura del medico competente ed è stata promosso l'attività per la formazione dei datori di lavoro".

Gli attuali sottosegretari dei ministeri della Salute e del Lavoro, hanno sottolineato come con questa legge si cerchi di contrastare gli incidenti sul lavoro puntando sulla prevenzione, sulla informazione e sulla formazione dei lavoratori. Secondo i due sottosegretari occorreva infatti fare in modo che "tutti i lavoratori e tutti i luoghi di lavoro fossero tutelati da condizioni di lavoro sicure e contemporaneamente che fossero create condizioni vantaggiose per le imprese che scelgono l'adeguamento agli adempimenti prescritti". Per l‘aspetto della prevenzione e formazione, l’INAIL ha sottolineato alcune novità che saranno introdotte dal nuovo decreto.

Investimenti e prevenzione. Sulla base dell'articolo 11, L'INAIL finanzierà progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro rivolti in particolare alle micro, piccole e medie imprese come anche progetti volti a sperimentare soluzioni innovative e strumenti di natura organizzativa e gestionale ispirati ai principi di responsabilità sociale delle imprese. L'adozione di buone prassi da parte delle imprese costituirà criterio di priorità per l'accesso al finanziamento.

Fondo di sostegno. Presso l'INAIL sarà costituito un fondo di sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità (art. 52). Il fondo opererà a favore delle realtà in cui la contrattazione nazionale o integrativa non preveda o costituisca sistemi di rappresentanza dei lavoratori e di pariteticità migliorativi o, almeno, di pari livello.

In particolare, il fondo finanzierà le attività delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza territoriali, anche con riferimento alla formazione. Finanzierà le attività di formazione rivolte ai datori di lavoro delle piccole e medie imprese, ai piccoli imprenditori, ai lavoratori stagionali del settore agricolo e ai lavoratori autonomi. È previsto inoltre il sostegno delle attività degli organismi paritetici.

Sul fronte degli obblighi per le imprese non in regola, sono stati previsti tre mesi in più di tempo per adempiere agli obblighi connessi alle norme sulla valutazione del rischio.

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