Inail: infortuni sul lavoro in calo, crescono malattie professionali

infortunio1Calano gli infortuni sul lavoro e in particolare i casi mortali. In crescita le malattie professionali. Positivo il risultato economico-finanziario della gestione 2013. È quanto emerge dai dati Inail sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali insieme ai dati di bilancio in sintesi e alle prospettive future in tema di ricerca e di cambiamento della struttura organizzativa dell’Istituto presentati oggi a Montecitorio.

INFORTUNI - La serie storica del numero degli infortuni conferma il trend decrescente con 695 mila le denunce presentate per gli infortuni accaduti nel 2013, in diminuzione di circa il 7% rispetto al 2012 (erano state 745 mila) e del 21% rispetto al 2009. Poco meno di 460 mila (sulle 695 mila denunce) gli infortuni riconosciuti “sul lavoro”, di cui più del 18% “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”. Sono 1.175 le denunce di infortunio mortale (erano state 1.331 nel 2012) e 660 i casi accertati “sul lavoro” (di cui 376, quasi il 57%, “fuori dell’azienda”): anche se i 36 casi ancora in istruttoria fossero tutti riconosciuti “sul lavoro”, si avrebbe una riduzione del 17% rispetto al 2012 e del 32% rispetto al 2009. Raggiungono gli 11,5 milioni circa le giornate di inabilità - con costo a carico dell’Inail - causate dagli infortuni sul lavoro; in media, 81 giorni per infortuni che hanno provocato menomazione, 20 giorni in assenza di menomazione. L’indice di sinistrosità mostra un andamento lievemente decrescente per gli infortuni sul lavoro accaduti negli anni 2009-2011, verso il livello di 2,4 ogni 100 addetti esposti al rischio per un anno; i casi mortali si mantengono minori di 4 ogni 100.000 addetti.

MALATTIE PROFESSIONALI – La serie storica del numero delle malattie professionali fa registrare un andamento crescente: 51.900 circa le denunce di malattie presentate nel 2013 (erano state 46.283 nel 2012), con un aumento di poco più del 47% rispetto al 2009. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 38%, circa il 3% è ancora “in istruttoria”. È importante notare che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 39 mila e 300; il 41,9% per causa professionale riconosciuta. Sono 1.475 i lavoratori deceduti con riconoscimento di malattia professionale (quasi il 33% in meno rispetto al 2009), di cui 376 per patologie asbesto-correlate protocollate nell’anno (il 98,4% nel settore “industria e servizi”). L’analisi per classi di età mostra che il 62% dei casi è con età al decesso maggiore di 74 anni. RISULTATI FINANZIARI ED ECONOMICI – I principali dati del preconsuntivo 2013 indicano entrate di competenza per 10 miliardi e 111 milioni di euro (con un decremento prossimo al 5% delle entrate contributive rispetto al 2012) e uscite di competenza per poco meno di 9 miliardi e mezzo (con prestazioni istituzionali in lievissima diminuzione rispetto all’anno precedente): il risultato finanziario è quindi positivo (719 milioni). L’eccedenza delle entrate contributive sulle uscite istituzionali si è mantenuta intorno ai 2 miliardi e mezzo, con valori in linea con quelli del 2012; il risultato economico si è stabilizzato vicino al miliardo e ciò ha migliorato il risultato patrimoniale, giunto a 5.017 milioni di euro. Le riserve tecniche ammontano a circa 27 miliardi.

PROSPETTIVE – L’organizzazione digitale – “Nel 2013 l’Inail ha avviato il piano di cambiamento della struttura organizzativa. Il cambiamento di denominazione e di ruolo della Direzione Servizi informativi e telecomunicazioni – ha sottolineato il Presidente – è emblematico. Abbiamo tentato con la nuova denominazione Organizzazione digitale di dare il messaggio che oggi l’organizzazione, e quella dell’Inail in particolare – per essere efficace – si deve fare con consapevolezza informatica; che c’è urgenza di ridisegnare i processi del lavoro amministrativo e tecnico su base tecnologica, conoscendo però la tecnologia per ben utilizzarla; che per decidere e tener sotto controllo gli esiti delle decisioni – per eventualmente correggerle – bisogna garantire la qualità dei dati e l’accesso veloce alle informazioni; che c’è bisogno di controllo continuo, e indipendente dalla tecnostruttura, sulla formalizzazione e sulla compliance dei processi; e che le tecniche di controllo non possono più essere quelle della cultura burocratica tradizionale”.

GLI “OPEN DATA” – Nel 2013 l’Inail ha aperto nel portale la sezione “open data”. Sono disponibili, con cadenza semestrale, le serie storiche quinquennali dei dati sui singoli casi di infortunio (corredati con il “modello di lettura”, il vocabolario, e dall’insieme delle tabelle di sintesi); e, con cadenza mensile, i dati sulle denunce d’infortunio, garantendo il confronto con gli andamenti di periodo dell’anno precedente. Entro l’anno saranno pubblicati i dati delle malattie professionali, come annunciato nell’«Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico 2014» (nella sezione welfare). E’ stato definito il programma di lavoro sulla valutazione economica di infortuni e malattie; “è un passo importante – ha segnalato il Presidente – perché strettamente collegato all’impegno di revisione dei premi e delle prestazioni richiesto nella ‘legge di stabilità’”. La ricerca – Il Centro protesi di Vigorso di Budrio continua a seguire percorsi di eccellenza, innovando lo schema organizzativo nella logica della “collaborazione in rete”. Sono stati avviati tre progetti di collaborazione che si collocano sulla frontiera della ricerca (a livello internazionale), sulla robotica ad alta tecnologia. Il progetto con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova è finalizzato allo sviluppo di un esoscheletro motorizzato per la deambulazione di soggetti paraplegici e allo sviluppo di una protesi mano/polso. La collaborazione con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore S. Anna di Pisa porterà alla realizzazione di un prototipo di falange (del dito della mano) in grado di restituire sensibilità tattile all’arto amputato. Il progetto con l’Università Campus Biomedico di Roma svilupperà un sistema di controllo della protesi di arto superiore con interfacce neurali invasive.

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