Basilicata, prima in Italia per mortalità sul lavoro

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Il primato più triste della Basilicata: prima tra le regioni d’Italia nel primo quadrimestre del 2014 per l’incidenza dei morti per infortuni sul lavoro rispetto alla popolazione lavorativa. Un primato in solitudine e con un ampio margine rispetto alla media nazionale.

Statistiche e numeri in merito sono stati ordinati in scale e tabelle dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro istituito dalla Vega Engineering, una società di consulenza e di progettazione ingegneristica con sede a Mestre (Ve), sui dati ufficiali forniti dall’Inail. Ebbene considerando i soli infortuni sul lavoro, con esclusione di quelli in itinere, la nostra regione è al primo posto nella graduatoria tra quelle d’Italia stilata in base all’indice di incidenza sugli occupati con il 27,8 rispetto alla media nazionale dell’8,7.

I casi di infortuni mortali registrati da noi sono stati in numeri assoluti di 5 (gennaio – aprile 2014) corrispondenti al 2,6% sul totale nazionale (194) ma su un numero di occupati annuali di 180.064 unità (totale Italia 22.420.260). Al secondo posto troviamo le Marche con il 14,4 con a seguire Puglia (13), Sicilia (12,9), Friuli Venezia Giulia (12), Emilia Romagna (11,4). Ovviamente, le cose cambiano nella mappatura del dramma quando si considerano i numeri assoluti. Qui ad “emerg ere” sono Lombardia (26 decessi sul lavoro), Emilia Romagna (22), Piemonte (18), Sicilia (17), Veneto e Puglia (15), Toscana e Campania (13). Seguono Marche e Lazio (9); Sardegna e Friuli Venezia Giulia (6); Basilicata e Trentino Alto Adige (5); Calabria, Liguria e Umbria (4), Abruzzo (2), Molise (1). Nessun decesso è stato rilevato dall’Inail in Valle D’Aosta. Guardando alle classifiche provinciali, invece, è Milano a riportare il dato peggiore di tutto il Paese con 8 morti bianche in ambiente di lavoro ordinario, seguita da Torino e Bari (7), Roma e Bologna (6), Messina, Reggio Emilia, Bolzano, Cuneo e Napoli (5).


Dei cinque infortuni mortali avvenuti in Basilicata, invece, se ne sono verificati 3 a Potenza e 2 a Matera. Ma le nostre due realtà provinciali “salgono” nella classifica dell’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. In questa graduatoria al primo posto c'è Enna (70,4), seguita da Fermo (55,7), Ogliastra (54,8), Isernia (36,4), Medio Campidano (35,3), Rieti (35,1) e, purtroppo, Matera (31,9). Potenza è al 18esimo posto con un indice del 25,6. Dati nudi e crudi che non possono non richiedere adeguate misure dei cosiddetti «organismi preposti».

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