Seminario tecnico - La sicurezza nell'utilizzo delle macchine edili

La normativa in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro è in continua evoluzione, con nuovi obblighi formativi per aziende e lavoratori e diverse novità dal punto di vista delle procedure burocratiche come ad esempio quelle relative alle verifiche delle attrezzature di lavoro.

Efmea ha organizzato uno specifico incontro con il Collegio dei geometri di Potenzaedil supporo tecnico di una qualificata società di consulenza per chiarire di alcuni aspetti relativi a nuovi obblighi e procedure per le aziende e di prevenire eventuali sanzioni per i datori di lavoro.

Il seminario è a numero chiuso.Iiscrizioni aperte fino al 5/11/2014.

Per informazioni Dott.ssa Vergari - 0971/601839

In allegato il programma.

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Avvalimento plurimo e opere ai progettisti nella legge europea-bis

Pubblicato il provvedimento che adegua il codice alle norme europee. Nella legge 161/2014 anche la delega al Governo per la semplificazione delle regole sull'acustica degli edifici.Ancora modifiche al codice appalti. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge europea 2013-bis, diventano operative una serie di novità introdotte alla disciplina degli appalti pubblici per adeguare la legislazione italiana alle norme europee. Tra queste la cancellazione del divieto per i progettisti di un'opera pubblica di ottenere anche l'appalto di lavori (a patto di dimostrare di non aver ottenuto per questo vantaggi concorrenziali) e il via libera all'avvalimento plurimo per la dimostrazione dei requisiti di gara. Entrambe queste modifiche derivano dalla necessità di adeguare le nostre norme alle pronunce della Corte di Giustizia europea.

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Interpelli salute e sicurezza lavoro, due nuovi quesiti 4 novembre 2014 Scritto il 5 novembre 2014 dal Ministero del Lavoro, Direzione generale attività ispettiva. Interpelli in materia salute e sicurezza

All’interpello n. 24/2014 sulla corretta interpretazione dell’art. 31, c. 6 del TU 81/08*, posto dalla Confcommercio, il Ministero del lavoro ha risposto il 4 novembre scorso. Si chiedeva se “ in caso di servizio di prevenzione e protezione istituito necessariamente all’interno dell’azienda il Rspp debba essere necessariamente un dipendente del datore di lavoro o possa essere anche un professionista in possesso dei requisiti di legge”.

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